Programma
12 Gennaio - 16 Febbraio 2012
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Giovedì 12 Gennaio 2012 - ore 21.00
Miracolo a Le Havre
regia di Aki Kaurismaki
con Jean-Pierre Leaud, Kati Outinen
Durata 103' - Finlandia/Francia 2011

Si può pensare che stavolta Kaurismaki intenda mostrare la rivincita dei diseredati, con un film che evoca l’ottimismo di Zavattini, un appello alla resistenza contro l’ottusità del mondo, affidata alla parte sana di una società irrimediabilmente malata. Come la moglie del lustrascarpe Arletty, che un ‘miracolo’ strappa a un destino apparentemente segnato, senza che la trovata risulti zuccherosa o fuori luogo. Merito della fiducia assoluta nel cinema che consente a Kaurismaki di osare l’inosabile, sfidando la realtà sul terreno della mozione degli affetti. II vero miracolo, in fondo, è quello di un film dove non c’è una sola inquadratura di troppo, una battuta superflua, un dettaglio fuori posto. Immenso Kaurismaki.


Giovedì 19 Gennaio 2012 - ore 21.00
Midnight in Paris
regia di Woody Allen
con Owen Wilson, Rachel McAdams
Durata 94' - USA 2011

Gil, giovane sceneggiatore americano, si ritrova a Parigi per una vacanza con fidanzata e futuri suoceri. Per sfuggire alla mediocrità del presente, a mezzanotte comincia il giro della Parigi dove vorrebbe vivere, quella degli innumerevoli artisti che vi hanno vissuto e operato (fra gli altri, Scott Fitzgerald, Dalì, Man Ray). Scritto con amore e intelligenza, Midnight in Paris è il migliore dei film realizzati da Woody Allen in Europa. Forse perché Parigi gli è più affine di quanto non fossero Londra e Barcellona, Allen questa volta è riuscito a liberare l’essenza della città dalla necessità della sua riproduzione, a lasciar guidare il suo occhio e la sua scrittura (esattamente come Gil lascia guidare la sua vita) dalle suggestioni sotterranee e casuali. Perché in fondo il caso e il sogno (e il cinema) si assomigliano.


Giovedì 26 Gennaio 2012 - ore 21.00
La chiave di Sara
Regia di Gilles Paquet-Brenner
con Kristine Scott-Thomas, Mélusine Mayance
Durata 111' - Francia 2010

Parigi, luglio 1942: durante l’occupazione nazista, tredicimila ebrei vengono rastrellati dalla polizia francese e ammassati all’interno del Velodromo d’Inverno; fra questi ci sono anche Sarah Starzynski, una bambina di dieci anni, e i suoi genitori. Nel 2009, la giornalista americana Julia Jarmond decide di scrivere un articolo sul rastrellamento e indaga sulla storia della piccola Sarah. Alternando su due linee narrative parallele passato e presente, La chiave di Sara ricostruisce il dramma delle persecuzioni razziali e gli orrori dell’occupazione tedesca attraverso un duplice punto di vista: quello di Sarah, che riesce a fuggire dal Vel d’Hiv, e quello di Julia, ossessionata da questa triste vicenda e decisa a ricostruire la storia di Sarah. Le indagini di Julia entreranno però in conflitto con la vita privata della donna, influenzando la sua scelta di fronte a una gravidanza inaspettata.


Giovedì 2 Febbario 2012 - ore 21.00
Le idi di marzo
regia di George Clooney
con Ryan Gosling, George Clooney, Philip Seymour Hoffman
durata 101' - USA 2011

Un giovane responsabile della comunicazione, Stephen Meyers, viene assunto dal Governatore Mike Morris, che concorre alle primarie del Partito Democratico per la candidatura alla Presidenza degli Stati Uniti. Durante il periodo della campagna elettorale, Meyers si renderà conto di tutte le falsità e le brutture del mondo della politica. George Clooney, regista e interprete, sa bene che la politica non nasce a carte scoperte, ma al contrario tende a confondere, demistificare, fino a seppellire la verità. Tutti i personaggi di contorno fanno buon viso a cattivo gioco pur di accaparrarsi un po’ di favori, scendendo più volte a compromessi, fra gli inganni del mestiere.


Giovedì 9 Febbario 2012 - ore 21.00
Anonymous
regia di Roland Emmerich
con Vanessa Redgrave, Rhys Ifans
Durata 130' - Germania 2011

Chi si nascondeva dietro il nome di William Shakespeare, attore teatrale semianalfabeta che alla sua morte non lasciò né denaro né nessun accenno a libri o manoscritti? Roland Emmerich parte dalla stessa domanda che per secoli si sono posti studiosi e intellettuali. E finisce per rispondersi che in realtà, dietro Shakespeare si celava il conte di Oxford, nobiluomo e cortigiano, secondo la leggenda amante delta regina Elisabetta. Il regista più hollywoodiano partorito dal continente europeo ci sorprende per svariate ragioni: forte di una sceneggiatura ad alto tasso di complessità, riesce a costruire un anomalo thriller in costume capace di spaziare senza soluzione di continuità su tre livelli linguistici - letteratura, teatro, cinema.


Giovedì 16 Febbraio 2012 - ore 21.00
The Artist
regia di Michel Hazanavicius
con Jean Dujardin, Bérénice Bejo
Durata 100' - Francia 2011

Hollywood, 1927. George Valentin è una delle più popolari stelle del cinema. Una sera, all’anteprima del suo nuovo film, viene fotografato per caso accanto ad una giovane fan, Peppy Miller. Il giorno seguente, la ragazza si reca presso gli studi cinematografici e viene scritturata come comparsa in un film. Nell’epoca dell’alta definizione, della computer grafica e del 3D, può capitare che a conquistare il pubblico sia un film francese, muto e in bianco e nero, sulla falsariga dei vecchi classici degli Anni ’20. È questa la sfida, quanto mai azzardata, proposta da Michel Hazanavicius, che in The Artist rende omaggio ad un universo ormai lontano, ma tuttavia sempre vivo nella memoria e nell’iconografia del cinema. Fotografato in un raffinatissimo bianco e nero e accompagnato da una splendida colonna sonora, il film vanta uno strepitoso cast, con un grande Dujardin e il simpaticissimo Uggy, un attore a quattro zampe che in più di un’occasione ruba la scena agli altri personaggi.


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